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Nuova bozza del DL Energia: Agevolazioni e innovazioni per le PMI sulle energie rinnovabili

Nuova bozza del DL Energia: Agevolazioni e innovazioni per le PMI sulle energie rinnovabili
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L’attesissima nuova bozza del Decreto-Legge Energia porta con sé una ventata di novità e aggiornamenti mirati a migliorare il settore energetico. Attualmente, il testo è in evoluzione e al centro dei lavori e delle discussioni politiche, e potrebbe subire ulteriori modifiche prima della sua presentazione ufficiale. Ma quali sono le principali opportunità introdotte per le piccole e medie imprese italiane all’interno di questo quadro normativo? Scopriamo insieme i punti focali di questo documento.

Tra le modifiche emergenti, spicca l’introduzione di interventi per alleggerire la pressione economica delle bollette energetiche. Previsti sconti specifici sulla componente Asos, che finanzia fonti rinnovabili e cogenerazione. Queste agevolazioni sono destinate alle PMI connesse alla bassa tensione per l’intero 2026. Misure come queste offrono un risparmio significativo, stimato attorno agli 11,5 euro/MWh. Tuttavia, la riduzione delle bollette non è l’unico obiettivo; è essenziale anche comprendere la logica sottostante a tali provvedimenti, finanziati tramite contributi straordinari riservati (tra gli altri) ai nuclei familiari con particolari difficoltà economiche, come quelli con ISEE inferiore ai 15.000 euro.

Una svolta per il repowering del fotovoltaico

La nuova bozza prevede anche l’applicazione di incentivi per il "repowering" fotovoltaico, rivolta a quegli impianti disposti a uscire anticipatamente dal Conto Energia. Questa manovra mira a stimolare il rinnovamento delle installazioni, aumentando la loro efficienza e capacità produttiva. La deadline per comunicare l’intenzione di aderire a questo programma è fissata al 31 dicembre 2026. Interessante notare che non tutti potranno beneficiare di questo supporto, poiché gli impianti verranno selezionati tramite gare competitive gestite dal GSE. Gli aggiudicatari dovranno realizzare interventi sostanziali per aumentare la producibilità energetica, utilizzando esclusivamente moduli registrati a livello nazionale e rispettando requisiti tecnici specifici. Questa sezione del decreto è un esempio di come si possa incentivare l’innovazione tecnologica e la sostenibilità, supportando al tempo stesso la crescita del settore rinnovabile.

Innovazione nei contratti di compravendita energetica

Infine, un’importante novità per le PMI è collegata ai PPA, i contratti di compravendita energetica a lungo termine. Il DL Energia è pronto a rivoluzionare la gestione di questi accordi, estendendo e migliorando la piattaforma di contrattualizzazione gestita dal GME. La piattaforma si trasformerà, da semplice punto di incontro tra domanda e offerta, in un vero e proprio mercato collaterale, con il GSE come garante e facilitatore. Il coinvolgimento del GSE non solo garantisce l’affidabilità delle transazioni, ma stimola anche la partecipazione aggregata di piccole imprese che da sole potrebbero avere meno forza contrattuale. Questo cambiamento mira a far crescere la diffusione dei contratti a lungo termine, contribuendo al raggiungimento degli obiettivi strategici di sviluppo delle energie rinnovabili entro il 2030.

In sintesi, la nuova bozza del DL Energia si propone di apportare cambiamenti significativi all’infrastruttura legislativa attuale, con l’obiettivo principale di migliorare l’efficienza energetica, sostenere la transizione ecologica e offrire strumenti più sofisticati per il mercato energetico italiano. Non ci resta che osservare come queste modifiche influenzeranno realmente il panorama energetico e il tessuto economico delle PMI del nostro paese.

Fonte: www.rinnovabili.it