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Rivoluzione elettrica: accelerare il futuro delle auto in Italia

Rivoluzione elettrica: accelerare il futuro delle auto in Italia
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Le auto elettriche stanno trasformando il mondo dei trasporti a livello globale e, anche se l’Italia sta cercando di tenere il passo, resta ancora del lavoro da fare. Motus-E ha recentemente elaborato un manifesto in cinque punti per facilitare questa transizione cruciale, ponendo l’accento su una delle maggiori sfide: l’infrastruttura di ricarica.

L’incentivo al passaggio alle auto elettriche è ormai una realtà in Italia, ma basta? Una questione spinosa emerge mentre aumenta il numero di veicoli elettrici in strada: le colonnine di ricarica. I circa 600 milioni di euro stanziati dal PNRR sono stati rapidamente esauriti, evidenziando un bisogno urgente di più stazioni di ricarica per i futuri 55.680 veicoli elettrici. Se non si agirà prontamente, potremmo ritrovarci di fronte a un effetto imbuto, con veicoli in attesa interminabile di rifornirsi.

L’Italia e la sfida elettrica

L’Italia mostra un ritardo significativo rispetto ad altre nazioni europee nella quota di mercato delle auto completamente elettriche. Con un misero 5,2% nei primi nove mesi dell’anno, restiamo indietro rispetto a paesi come la Germania (18,1%) e la Francia (18,2%). Anche nazioni minori in termini di dimensioni del mercato, come il Portogallo e la Lettonia, stanno superando l’Italia, sottolineando un’insufficienza marcata nella penetrazione del segmento elettrico.

Una rete che stenta a decollare

Attualmente, in Italia si aggirano poco più di 330.000 auto elettriche e un numero simile di ibride plug-in, cifre che, seppur crescenti, indicano l’urgente necessità di una pianificazione infrastrutturale robusta per sostenere la prevista crescita. Come osserva Fabio Pressi, presidente di Motus-E, "Il settore della ricarica attrae investimenti e crea occupazione ma si scontra con criticità normative e regolatorie". La frammentazione delle competenze, i complessi iter autorizzativi e le difficoltà nella copertura delle autostrade ostacolano lo sviluppo di un’efficace rete di ricarica.

Proposte per un cambiamento efficace

Il manifesto di Motus-E non si limita all’analisi del problema, ma propone soluzioni concrete per evitarne l’escalation. Tra le proposte chiave c’è la riduzione dei costi energetici per gli operatori, per offrire tariffe più competitive agli utenti finali, e la centralizzazione della pianificazione infrastrutturale per un approccio più coordinato e omogeneo. Inoltre, si sollecita la completa copertura delle reti autostradali per facilitare la mobilità sul territorio nazionale.

Mentre l’Europa dibatte sul 2035, il mercato globale si muove velocemente: un quinto delle nuove auto vendute è già al 100% elettrico. Questo non è il momento di rimanere indietro. L’Italia deve abbracciare questa rivoluzione, con politiche industriali innovative e collaborazioni solide per evitare di restare spettatori passivi mentre altri paesi dettano il ritmo della transizione verso un futuro più verde e sostenibile.

Fonte: www.rinnovabili.it