In arrivo nuove risorse per la transizione energetica
La regione Friuli Venezia Giulia si prepara a un importante passo avanti nella transizione energetica grazie alla Manovra 2026. Questo piano prevede un’infusione significativa di fondi a supporto non solo del settore del fotovoltaico, ma anche delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER). Queste misure rappresentano un’opportunità per rendere il territorio sempre più sostenibile e autonomo dal punto di vista energetico.
La giunta regionale ha approvato nella notte il piano finanziario che pone l’accento sulla sostenibilità e sulle energie rinnovabili. Tra i capisaldi della nuova Manovra vi sono diversi finanziamenti destinati ai privati, alle imprese e alle amministrazioni comunali per promuovere l’utilizzo di risorse energetiche pulite. Questa iniziativa intende sostenere concretamente la transizione verso forme di energia più verdi, promuovendo non solo l’energia solare, ma anche il rinnovamento delle centrali idroelettriche del territorio.
La spinta del fotovoltaico in Friuli Venezia Giulia
Nella Manovra 2026 uno dei protagonisti principali è di certo il fotovoltaico. Con il nuovo pacchetto di incentivi, i privati e le imprese potranno accedere a fondi dedicati, destinati all’installazione di impianti solari. Questa mossa mira a incrementare l’adozione di energia solare, rendendo così il territorio del Friuli Venezia Giulia più autosufficiente dal punto di vista energetico e diminuendo al contempo l’impatto ambientale.
Grazie a questi finanziamenti, si prevede che molte più famiglie e aziende decideranno di investire nel fotovoltaico, considerando i vantaggi a lungo termine in termini di costi e risparmio energetico. L’obiettivo è di rendere accessibile a tutti una tecnologia che, fino a qualche anno fa, era considerata di nicchia e molto costosa.
Più forza alle Comunità Energetiche Rinnovabili
Ma non è solo il fotovoltaico a essere in pole position: la Manovra ha riservato risorse significative anche per le Comunità Energetiche Rinnovabili. Queste comunità, che riuniscono cittadini, aziende e amministrazioni per produrre e condividere energia rinnovabile, rappresentano un modello virtuoso di gestione energetica. Con i nuovi finanziamenti, le CER potranno ampliare e potenziare gli impianti, facilitando una distribuzione più equa e sostenibile dell’energia prodotta.
Le risorse messe a disposizione consentiranno l’installazione di nuovi impianti o l’ottimizzazione di quelli esistenti, favorendo un’energia sempre più pulita e accessibile. Così, anche i piccoli Comuni avranno la possibilità di contribuire attivamente alla riduzione della dipendenza energetica da fonti fossili, rendendo al contempo il territorio più protagonista nella sfida globale ai cambiamenti climatici.
Rilancio delle centrali idroelettriche
Infine, un altro aspetto chiave della manovra riguarda il revamping delle centrali idroelettriche. Questo aggiornamento ha l’obiettivo di migliorare l’efficienza di queste strutture ormai datate, consentendo loro di fornire maggiore energia pulita alla rete regionale.
Tali interventi non solo aumenteranno la capacità produttiva delle centrali, ma garantiranno una gestione più sostenibile delle risorse idriche, tenendo conto degli equilibri ambientali del territorio. Modernizzare queste infrastrutture è fondamentale per garantire un futuro energetico sostenibile e resiliente.
In definitiva, la Manovra 2026 del Friuli Venezia Giulia rappresenta un piano ambizioso e strategico per un futuro più verde e autosufficiente. Gli investimenti previsti non solo stimoleranno l’economia locale, ma porranno la regione all’avanguardia nel campo della sostenibilità energetica a livello nazionale.
Fonte: www.rinnovabili.it

